martedì 16 ottobre 2018

La ronda fascista

16 luglio 2018

Giovedì scorso, insieme ad alcuni miei compagni come sempre, ero al presidio/assemblea in Quartiere indetto da Officina Popolare, con cui collaboriamo da sempre, condividendo reciprocamente lotte, campagne e iniziative.
E' stato giusto esserci e continuare ad esserci.
Quando anni fa, un manipolo di fascistelli aprirono la sede, fummo tra chi sosteneva il Comitato Antifascista Montanara, e le sue giuste preoccupazioni che nessuna città poteva dirsi al sicuro dal degrado fascista. E così oggi è.

Fascismo è Casa Pound, Forza Nuova, e tutta le feccia che si richiama a quel periodo allucinante che è stato il fascismo, e solo chi, colpevolmente, non ha memoria può sorvolare sulla gravità e inumanità di un simile riferimento storico e politico. Il fascismo fu viltà, oppressione, carcere, guerra, distruzione, morte. Non fu altro. Quando vi dite fascisti e inneggiate al Duce, siete ignoranti o stronzi. Punto. Ed entrambe le cose non vanno bene, mi spiace.
Assimilabili nel disprezzo del debole e della vita umana oggi sono le politiche contro i migranti, e le narrazioni tossiche che si fanno: certo, arrivano tanti migranti; no, non siamo "invasi". Ci sono problemi sicuramente, ma come è sempre stato, non ci sono mai state età dell'oro. Questo non vuol dire che va tollerato tutto (ricordo la demenza di alcuni compagni che in cerca di vocazioni difendevano il burka), straniero e immigrato che sia: se uno si comporta in modo incivile, va trattato da incivile.
Il problema quindi non è il migrante, è il sistema politico e sociale che ci costringe a salari bassi, che ci sottopone a padroni e politici sempre più arroganti, che ci ricatta quotidianamente.
Mentre ci tolgono sempre più diritti noi guardiamo all'immigrato.
La vicenda dei barconi è allucinante e paradigmatica: si esulta fanaticamente se barconi vengono "respinti" e tornano nell'orrore di violenze continue in Libia, o si è incuranti delle centinaia di persone in carne ed ossa che muoiono in mare. Ma questo non importa: il migrante è spersonalizzato, è una categoria, non ha figli/madre/padre/amicizie ecc, è solo un numero da respingere o, perché no, da abbattere.
Ormai si sentono tranquillamente affermazioni che fino a pochi anni fa neppure il più coglione del bar avrebbe detto senza vergognarsene solo a pensarle. E allora, piuttosto ci si trincea dietro frasi fatte tipo "non solo noi -?- dobbiamo occuparcene" (i dati, please?) o ci si fa spavaldi con frasette assurde tipo "buonista, portateli a casa tua" che non c'entra nulla col discorso, per evitare non solo di parlare, ma di pensare proprio. Ora, mi spiace, ma ogni commento disumano è complice di ogni morte che c'è.
L'altra sera, dicevo, ad un certo punto sono passati trenta fascistoidi, intruppati, ridicoli, in divisa, che facevano la ronda; pensate che così si "aiuti il quartiere"? Ma dite davvero? Con la passeggiata politica e propagandistica di quindici minuti di sti qua, che poi mettono un video in cui accerchiano come da loro abitudine in gruppo un ragazzo nero (spacciatore? abitante? e chi lo sa...) e lo aggrediscono a parole, col sarcasmo del prepotente. Cosa avremmo fatto noi al suo posto? Pensateci, prima di parlare.
E' questo che vogliamo nel nostro futuro? Sta gentaglia che fa le ronde? Poi magari, come nel 1922, perché non anche al lavoro in caso di sciopero? È già avvenuto, perchè no?
E aggiungo altro: in anni e anni di presidi contro i fascisti, fosse anche un volantinaggio, avevamo poliziotti e carabinieri tra i piedi, che sti tizi quasi non li vedevi. Eravamo tanti, loro pochi. Adesso, noto che i fasci invece possono tranquillamente passeggiare verso noi... Che dire? anche qui, nessun stupore, certo si constata. Non occorre alcun vittimismo ne' altro, solo grande consapevolezza....

Come libertario, continuo a pensare che è bene continuare ad azionare il cervello: per conoscere e per capire.
Senza omologarsi al pensiero dominante, e senza perdere la propria specificità, che ci aiuta sempre: a noi mica possono menarcela con criminali come Assad, Maduro, Ortega e compagnia mortifera, e non ripetiamo gli slogans antimperialisti a senso unico.
Ed è importante esserci, anche se è sempre più impopolare, perchè non importa conoscere e capire. Si fa prima a fare i bulli che si uniformano al vento generale e spararle grosse... tanto a noi non tocca (oggi).
Così come, e lo ripetiamo da sempre, non è col voto che ci si oppone al fascismo, nessun partito piccolo o grande, vecchio o "nuovo" (nuovo ?) può sostituirsi all'antifascismo, che è una pratica ed un'etica quotidiana, non delegabile e non circoscrivibile ad una ics su un pezzo di carta ogni tanto. Scorciatoie non ne esistono, e lo sfacelo attuale che ci ha portati qui lo dimostra.
Quindi, ognuno come vuole e ritiene, ma è bene non lasciarci zittire da questa marea intollerante e liberticida a tutti i livelli, poi potrebbe essere molto peggio. Almeno, ci si prova. E se sono aggressivi e apparentemente in tanti, non vuol dire abbiano ragione.
E i fascisti intruppati nei quartieri, non li vogliamo più vedere.

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