lunedì 4 maggio 2020

La mia considerazione dell'antagonismo comunista

9 novembre 2019

Che viviamo tempi grami lo vediamo tutti, e lo ripeto spesso, anche se non passa la voglia di impegnarsi. Di solito, è per segnalare fascismo, qualunquismo, razzismo, confusionismo, ipocrisia varia e assortita, ecc.
Ma anche nella cosiddetta "sinistra" stiamo male, ma molto. Oggi è l'anniversario della caduta del muro di Berlino: vi risparmio (per oggi) le analisi storiche e politiche. Ciò che colpisce e inquieta, ma poi, in fondo, annoia, è il florilegio di commenti sinistrorsi nostalgici del sistema sovietico (che di sovietico aveva NULLA), del capitalismo di stato (che di comunismo aveva NULLA), dell'URSS, della DDR (sì, della Germania Est...), dello stalinismo, fenomeno politico comparabile al nazismo se la distruzione della vita umana è un parametro, che non ha "liberato l'Europa dal nazifascismo", ma, dopo essersi alleato con esso e spartito territori, dopo l'attacco di Hitler sul suo, di territorio, ha combattuto una guerra sanguinosissima nazionale (e infatti oggi in Russia si ricordano quegli eventi come Grande Guerra Patriottica), contribuendo, indubbiamente, alla sconfitta nazista.
Ovviamente, sono commenti di gente che avrebbe resistito minuti 1 in quelle dittature... oppure no, sbaglio, forse avrebbero prosperato...
Ora, facendo finta di dimenticare che il muro i tedeschi dell'est lo fecero per non far fuggire i suoi ingrati "beneficiati" (e non viceversa, ma è un particolare), il vero dramma è che la sinistra comunista ed extraparlamentare (e quindi non parlo degli anarchici, noi per definizione non capiamo nulla...) aveva liquidato e seppellito questo pseudo-comunismo di stato già dagli anni'60 (alcuni già dal '56).
Ora, la mia considerazione dell'antagonismo comunista passato, presente e futuro era, è e sarà sempre critica, ma senza dubbio erano (nell'analisi politica e sociale) avanti anni luce da questi novelli sospiratori, per i quali il '68 e il '77 sono semplici numeri della lotteria, o, più realmente, non ne hanno compreso granché (eufemismo).
Questo revanchismo nostalgico del "comunismo" d'apparato e liberticida è un segno di arretramento totalmente in sintonia con quello della nostra società, ogni giorno più cialtrona e fascista.

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