lunedì 11 aprile 2022

Il mio triennio da segretario nazionale dell'USI

 21 settembre 2021

Il prossimo fine settimana ci sarà il congresso USI e si concluderà ufficialmente la mia esperienza come segretario nazionale dell'USI, lo storico e... futuro sindacato libertario.

Che dire? tanto lo dirò al Congresso. 

Qui basti solo dire che è stata l'esperienza più alta della mia vita libertaria, dopo trent'anni di militanza. 

Da subito ho voluto lavorare allargando ogni decisione ad ogni componente segreteria, esecutivo, commissioni di lavoro, ed è stata un'ottima scelta. Ho conosciuto e collaborato con gente che sapevo straordinaria (eh sì, essere libertari attivi/e in questi decenni devi essere fuori dal comune!), abbiamo fatto un sacco di cose e credo USI sia cresciuta negli ultimi anni, continuando quanto di buono era già partito da tempo da chi mi aveva preceduto. Credo che nell'organizzazione interna, nell'intervento specificatamente sindacale, nella credibilità complessiva, sia cresciuta dagli anni di testimonianza. E chi assumerà i nuovi incarichi ci farà migliorare ancora di più.

La mia proverbiale fortuna ha fatto sì che coincidesse con un periodo storico pesantissimo (e con le inevitabili discussioni in merito degli ultimi mesi che attraversano ogni contesto) ma posso dire che USI è sempre stata attiva e presente anche quando era difficilissimo farlo. E la pandemia finirà e si tireranno le somme.

L'USI che piace a me non è paranoica, settaria, chiusa, retorica, ma, pur basandosi su una fortissima componente identitaria non negoziabile, è attiva, aperta, plurale, conflittuale e soprattutto credibile. 

LUNGA VITA ALL'UNIONE SINDACALE ITALIANA!

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